Motivazioni del Saggio TeBe

Sabato, 03 maggio 2008

Le avventure del sagetebe mirano a ristabilire un’ equilibrio pro-foresta che è stato abbandonato in quasi tutto il mondo a vantaggio del sistema anti-foresta. La minaccia della diforestazione e successiva desertificazione plana su noi tutti ma è ancora più sentita in regioni come la Costa d’ Avorio dove la linea di demarcazione tra foresta e savana, savana e deserto, benessere e povertà è ancora più effimera di un limite come quello dell 8° parallelo(il limite massimo consentito a nord per l’ attivita forestale );questa linea di demarcazione è infatti determinata solo dalla volontà pro o anti-foresta degli attori della “filiere bois” che sono poi il ministero delle acque e foreste, i forestali e industriali del legno e gli agricoltori.
Purtroppo nonostante l’ obbligo alla riforestazione tramite il rimboschimento richiesto dallo stato ivoriano fin dal 1996, sono pochi i forestali e industriali del legno ad avere veramente intrapreso il rimboschimento in maniera seria e professionale.
Per molte ragioni la Costa d’ avorio può essere presa come un laboratorio di ricerca dove ripercorrere nell’ arco degli ultimi 150 anni una storia che ha caratterizzato l’ evoluzione stessa dell’ umanità a traverso il tempo in molte delle zone che erano un tempo forestali.
Le grandi associazioni ecologiche come ad es. Greenpeace hanno , forse con ragione, deciso di salvare innanzitutto il salvabile concentrandosi su zone e paesi come Gabon, Cameroun, sud-america e est-asia anche e sopratutto per la salvaguardia dell’ ambiente planetario. Bisognerebbe pero’ sopratutto preoccuparsi di microclima delle varie regioni a rischio anche perchè risolvendo questi microproblemi avremmo già risolto in buona parte il macroproblema ambientalistico.Non si può poi continuare a parlare solo di riscaldamento del pianeta e non accorgersi che ci sono intere popolazioni che potrebero passare dallo stato di povertà a quello di bisogno nell’ arco di anche solo 2/3 generazioni. Io penso che qui in Costa d’ avorio si potrebbero veramente ricercare tutte le concause della disparizione (o quasi) di una foresta lussurreggiante e quindi studiare dei validi rimedi.
Grazie alle infrastrutture esistenti si potrebbero fare delle esperienze sul come ricostituire un patrimonio forestale in un’ area comunque già fortemente popolata e perchè no arrivare a definire dei modelli di sviluppo sociale in un’ ottica pro-foresta. Studiare quali attività agricole e di allevamento si possono sviluppare a fianco o insieme alle foreste, in quali casi come irrigazione e concimazione del suolo gli alberi possono aiutare l’ agricoltura etc etc.
Queste sono alcune delle motivazioni che hanno spinto me e la mia cara amica Gabriella Gaia a produrre coll’ artista Yapo Martial le avventure del sagetebe.Quando abbiamo cominciato le pubblicazioni nel 1999 a Adzope ( nostra città di residenza) non c’ era il net e anche solo fino a pochi mesi fa la navigazione era impossibile per gente come noi che lavora sul terreno e non in ufficio. A fine 2007 anche da noi è arrrivata la dsl e mi sono reso conto che siamo oramai in molti in tutti il mondo a tenere gli stessi propositi. Sono quindi convinto che grazie alla sylvicoltura, il rimboschimento e un nuovo modo di “amenagement” della foresta , della agricoltura e dell’ allevamento si possano davvero produrre grandi cambiamenti
.Noi pensiamo che il fumetto possa sicuramente essere uno strumento di civismo e di istruzione e speriamo di divulgare questo messaggio pro-foresta sopratutto nelle scuole e nei villaggi per sensibilizzare i giovani e i paesani in attesa di una presa di coscienza degli altri attori della scena.
In effetti in mancanza di aiuti esterni un cambiamento si deve per forza creare dalla base e quale migliore inizio che la presa di coscienza di una nuova generazione di bambini e adolescenti ( gli attori del mondo di domani) per cercare di ribaltare la tendenza e di ritornare in un’ ottica pro-foresta che potrebbe regalare all’ uomo una qualità di vita oramai dimenticata ma sicuramente migliore di quella che ci riserva questa follia generalizzata che caratterizza il nostro tempo.

TROPINI Riccardo